domenica 12 maggio 2013

Pillole d'Ercole
Applauditissimo al Teatro Cassia, Le Pillole d’Ercole, in scena fino al 12 maggio, ha riportato sulla scena un classico del teatro francese di inizio '900, poi divenuto un film negli anni '60, ed ora rielaborato in una chiave attualissima.

Lo spettacolo vanta la presenza di doppiatori di primordine: Massimo Corvo,  Pasquale Anselmo, Alessandra Cassioli, Angelo Maggi, Renato Cortesi, Alessandra Casale, Alessandra Arcese, Noemi Giangrande e Marco Briglione, alcuni dei quali sono voci di grandi attori Hollywoodiani (Nicolas Cage, Silvester Stallone, Angela Basset, Tom Hanks e Gerard Depardieu), che si prestano al ruolo d’attore con risultati sorprendenti

Siamo infatti di fronte ad una commedia dello “smascheramento” dove tutto l’intreccio è davanti agli occhi dello spettatore che aspetta di vedere come tutto sarà svelato e si sorprende di come tutto possa complicarsi per via di un malinteso. Dunque una grande prova per una squadra di doppiatori professionisti che non temono la prova dell’espressività ma che anzi, rendono con semplicità e schiettezza quelle “Pruderie” dell’epoca, che in parte appartengono anche al nostro contesto culturale,  con disinvoltura e sorprendente attualità.

La mia recensione completa su:
http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9005:le-piccole-d-ercole-teatro-cassia-roma&catid=38:teatro-recensioni&Itemid=114&lang=en

mercoledì 8 maggio 2013

Criptoportico @ Casa delle Culture

Criptico e a tratti spiazzante, Criptoportico di Franco Idone, in scena per solo due serate alla Casa delle Culture il 4 e 5 maggio 2013, racchiude in se tre diversi racconti dell’autore concepiti come tre atti unici, e conduce lo spettatore in un viaggio vagamente allucinato nella mente di tre donne diverse fra loro.

Per comprendere lo spettacolo bisogna seguire il consiglio della maschera narrante che introduce lo spettacolo: è necessario staccare il cervello e lasciarlo fluttuare in una dimensione “onirica” dove quelli che sembrano dei dialoghi ironici e a tratti vaneggianti su ciò che si desidera, nascondono in realtà una certa ironia sulle nostre stesse pulsioni che ci spingono a desiderare un figlio speciale, o un uomo perfetto, qualcuno che ci faccia sentire amati, a volte inutilmente.
Gli attori sono tutti a loro modo convincenti e autoironici e lo spettacolo piace per queste storie spiazzanti, dal risvolto psicologico interessante e “d’impatto”, al punto di restarne  storditi come quando ci si risveglia un po’ bruscamente da un viaggio onirico solo apparentemente breve.

La mia recensione completa su:
http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8420:criptoportico-casa-delle-culture-roma&catid=38:teatro-recensioni&Itemid=114&lang=en