domenica 27 gennaio 2013

Sonata per ragazza sola@Casa delle Culture – Roma


Un'intensa e raffinata Federica Bern con la regia di Francesco Villano porta sulla scena della Casa delle Culture dal 24 gennaio al 3 febbraio Sonata per ragazza sola, una pièce teatrale ricavata dal romanzo, Il Ballo di Emile Nèmirovsky", grande autrice russa degli anni 20.

Sullo sfondo di una scintillante Parigi nel periodo fra le due guerre, una madre ed una figlia si confrontano e si scontrano per la reciproca affermazione. La madre, ricca nobildonna russa, cerca fama e approvazione nella ricca borghesia francese ed organizza per questo una soirée, cui però non fa partecipare la giovane figlia, costretta a frequentare solo lezioni di piano e a restare nascosta per non offuscare l'invadente e bellissima madre. Qualcosa nella serata, però non funzionerà.
Il delicato stile di Emile Nèmirovsky emerge per sottolineare questa paura del tempo implacabile che stava per calare come un'ascia sulla testa di una generazione fagocitata dalla guerra e dal terribile dramma dell'olocausto di cui l'autrice fu vittima.


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Tu che ne pensi@Teatro Petrolini


Scanzonato e sincero, Tu che ne pensi? di Antonello Coggiatti resta in scena al Teatro Petrolini fino al 3 febbraio, per farci ridere e sorridere dei “ggiovani d’oggi”, quella generazione di trentenni, vissuti a suon di musica, cartoni, telefilm e fragilità.
Il testo, seppure leggero e dall’inevitabile retrogusto “mucciniano” si presta sia ad un sorriso che ad una riflessione.
Il sorriso arriva dai siparietti delle tre diverse coppie, che sfruttano parole e gesti a noi tutti conosciuti e usati nei rapporti col partner, un espediente che rende il testo verosimile e sincero, vicino al pubblico.

La riflessione riguarda invece i ragazzi di oggi, così fragili ed in difficoltà, precari nei sentimenti come nel lavoro, rinchiusi nei loro telefilm, o nei racconti dei fumetti dei supereroi, cui fanno riferimento per sfuggire un po’ il confronto con la realtà.


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Il profumo del tè alla cannella@Teatro Stanze Segrete – Roma


Delicato e coraggioso, Il Profumo del Tè alla cannella, in cartellone al Teatro Stanze Segrete, dall’8 al 27 gennaio, offre ai suoi spettatori, e soprattutto alle sue spettatrici, una piccola finestra esotica e conturbante, non solo sul mondo delle donne arabe, ma anche sul microcosmo personale di ogni donna, mettendone in luce le pulsioni segrete, le ansie e le aspettative, spesso tradite e a volte disattese dalla società e dalla famiglia.
Sullo sfondo della narrazione si pone la figura dell’Uomo/marito, visto come un “divoratore” della carne femminile, mentre l’omosessualità al femminile è solo il riflesso di un amore universale negato e ostacolato dalle stesse amanti, a causa dei pregiudizi sociali. Il tema principale resta il rapporto Madre-Figlia e assume un sapore dolce-amaro come quello del Tè persiano, che resta sulle labbra di ogni donna che ama, e spesso non ha il coraggio di bere fino al fondo della tazza.


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Il drago di Schwartz@Teatro Nuovo Colosseo

Metaforico e surreale, Il Drago di E. Schwartz resta in scena al Teatro Colosseo fino al 16 dicembre, col suo carico simbolico e didattico sul tema della dittatura e dei sui effetti perversi su coloro che ad essa si prostrano, più o meno consapevolmente.
Il testo viene realizzato in un'ottica pedagogica interessante, che non dimentica il profondo messaggio socio-politico sotteso al testo e di sempreverde attualità, che fa capolino ad inizio e fine dell'opera, con riferimenti al fascismo e agli ingombranti politici odierni. L'elemento surreale però domina incontrastato la scena, ed è ben rappresentato dal gatto parlante che spiega i fatti del Paese e riempie i vuoti comici.


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martedì 22 gennaio 2013

La casa di famiglia@Teatro Golden - Roma

Uno spumeggiante Roberto Ciufoli, piacevolmente prestato al teatro, ci fa entrare ne La casa di famiglia, in scena fino al 9 dicembre al Teatro Golden. Lo spettacolo diverte e nasconde una riflessione su qualcosa che ci tocca da vicino tutti, ovvero sul valore delle cose e delle persone che circondano la nostra vita.
La bravura di attori del calibro di Petrocelli, Ratti e Laura Rocco sta nei movimenti disinvolti da un angolo all'altro della casa, facilitati dalla struttura del Teatro Golden, che non mette impalcature fra scena e pubblico e che quindi permette agli spettatori di entrare letteralmente nella casa e farne quasi parte, come una parte di essa o un quinto fratello, che ride tanto di gioia che di dispiacere per l'imminente vendita. Ma ecco che il lato comico dello spettacolo frena le lacrime, puntando tutto su una sorta di "sentimento del contrario" ovvero fondando la comicità sulla convinzione dei quattro fratelli di conoscersi bene, e di conoscere bene la volontà del padre circa la casa, mentre ciò che emerge è diametralmente opposto; una scelta umoristica che a volte pecca di scontatezza ma che lascia sempre un inevitabile sorriso negli occhi di quanti applicano questo "sentimento" anche nei propri rapporti famigliari che riflettendoci a fine spettacolo, sono così inevitabilmente umoristici, a volte.


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Giorni scontati@Teatro Conciatori - Roma

Intenso e magistralmente interpretato, Giorni scontati resta in cartellone al Teatro Conciatori fino al 16 dicembre meritando il plauso del pubblico sia per l’ottima recitazione delle interpreti che per il delicato tema affrontato, il mondo femminile (e non solo) nelle carceri.

Quattro donne, molto diverse fra loro, dividono la stessa cella non senza scontri, confidenze, amarezze e rabbia e aprono una finestra informativa sul degrado dei penitenziari e sull'angoscia permanente e fine a se stessa dei suoi “abitanti”.


Toccante l’interpretazione della più giovane, che al momento di affrontare finalmente quel “mondo là fuori” fatto di rumori di fondo e immagini alla tv, percorre proprio gli spalti del pubblico, guarda negli occhi ognuno degli spettatori quasi invitandoli a riflettere su quanta disperazione e degrado si può provare per se stessi e su quanto coraggio ci vuole a perdonarsi e trovare un proprio posto nel mondo, al di là di quelle sbarre mentali, le peggiori, che erigiamo noi per primi per punirci dei nostri stessi peccati.


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Picù! io sono l'eroe@Teatro Sala Uno - Roma

Ricco di spunti psicoanalitici, Picù! io sono l'eroe in scena fino a domenica 2 dicembre al Teatro Sala Uno, affascina e allo stesso tempo inquieta lo spettatore intorno al tema della incapacità di affrontare la realtà e sul senso di impotenza e inquietudine che spesso ne deriva.
Lo vediamo gridare per l'incapacità di superare i propri limiti, assistiamo alla sua tragicomica incapacità di comprendere i messaggi di una divinità che gli parla attraverso una luce tremula, ci dispiaciamo della sua estrema solitudine che lo spinge a negarsi al telefono con un'operatrice che cerca di vendergli qualcosa che non gli interessa, ovvero il contatto umano.
L'attore da il meglio col camuffamento nell'eroe immaginario usato per fronteggiare la realtà: una regressione fallimentare perché la vita è fuori, oltre le nostre paure, è un ombra minacciosa che si allunga sulla scena fino a lambire l'uomo che dice di vivere cinque minuti avanti per non vivere nel presente che gli fa così paura.


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La trovata di Paolino@Teatro San Genesio - Roma

Il Teatro San Genesio porta sulla scena fino al 25 novembre una commedia di Ettore Petrolini, mai rappresentata prima La Trovata di Paolino.
Uno degli aspetti più affascinanti dello spettacolo, è l'emergere dei personaggi "macchietta" del 900: il capostazione, la suocera, la moglie e il sacerdote. Il loro "macchiettismo" è però nostalgico, e si esprime nelle boccacce del protagonista, nel roteare degli occhi della suocera, o nella pietosa alzata del volto del sacerdote al cielo.
L'impressione che ne scaturisce, è che la commedia odierna debba molto a quella di Petrolini, ma la differenza principale è evidente nei dialoghi, affilatissimi e arguti, soprattutto quelli dei personaggi femminili, sempre ai lati della scena ed eppure ingombranti, a differenza di quelli maschili, costantemente al centro di tutto, ma scarsamente in grado di far fronte ai loro stessi pasticci.


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Campane da salotto@Teatro Millelire - Roma

Garbatamente ironici sono gli scritti di Achille Campanile riletti da due ottime interpreti, Alessandra Frabetti e Marcella De Marinis, in scena fino al 25 novembre al Teatro Millelire.
La difficoltà dei testi di Campanile sta proprio nell'interpretare quella surreale ironia che connota l'opera letteraria di un autore spesso non capito nel suo umorismo spietato, che illumina e allo stesso tempo denigra personaggi, professioni, modi di pensare; insomma un mondo, quello degli anni fra le due guerre, che sembra non esistere più.
Uno stile privo di doppi sensi sessuali e gergalismi, ed invece colmo di parole d'altri tempi che appartengono ad un mondo solo apparentemente lontano, che invece è ancora vivo  e schiavo di quelle storture e di quei lati tragicomici, quali la bramosia di potere, l'incapacità di espressione, la smania di perfezionismo che affliggono, ora forse più di allora, la società moderna.


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Maldamore@Teatro Golden - Roma

Spumeggiante e ironico, si presenta così Maldamore al pubblico del Teatro Golden che intende assistere ad una leggera commedia romantica dove si ride tanto e si pensa poco. 
I quattro portano sulla scena due coppie sposate  alle prese con i propri tradimenti svelati e oggetto di feroci quanto verosimili discussioni. Ma “non si tratta solo di corna” come afferma la stessa Tosca: molto delicatamente vengono introdotti altri temi quali l’ossessione del tempo che passa, il bisogno di avere figli per salvare un rapporto, la mancanza di dialogo, l’angoscia per il calo delle prestazioni sessuali e l’irritante senso di insoddisfazione che ogni partner, e non solo quelli sulla scena, sentono di provare nei moderni rapporti di coppia.


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