venerdì 27 dicembre 2013

E il naufragar m’è dolce in questo mare @ Teatro Lo Spazio

Paola Graziosi ed Elisabetta Arosio portano sulla scena del Teatro Lo Spazio fino al 30 dicembre alcune letture di poesie e lettere di Giacomo Leopardi, accompagnati dal piano di Alessandro Petrolati e dal susseguirsi delle immagini scelte da Massimo Puliani.
Mentre le lettere aprono uno squarcio tutto umano sugli stati d’animo del Poeta, esacerbato dalla sofferenza,le poesie scelte fra cui “Il Passero solitario”, “La Sera del Dì di festa”, “Alla Luna”, “A Silvia” evidenziano quella tensione romantica e pessimistica di cui si fregia la poetica leopardiana. E sono esemplari anche se non esaustive della filosofia “poetica” leopardiana. Il connubio fra lettere e poesie aiuta infatti gli amanti del genere, ma anche i profani, ad avvicinarsi maggiormente a quest’uomo, prim’ancora che al poeta, cercando di scorgere quel sottofondo umano nascosto dietro le poesie che abbiamo studiato sui banchi di scuola.
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sabato 21 dicembre 2013

L’amante perfetto @ Teatro Duse

Al Teatro Duse è andato in scena il 21 dicembre un testo teatrale semplice e divertente: l’Amante perfetto” di Fabio Zito
: sulla scena lo stesso Zito con Patrizia Campanile, Arianna Luzi e Ivo Romagnoli.

Si tratta di un testo nuovo e originale che mette in luce la fragilità dei rapporti di coppia moderni: un dentista affermato, sposato ma con un’amante segreta scopre che proprio quest’ultima ha sedotto anche sua moglie e le sorprende insieme. L’arrivo dell’amico- compagno gay dell’amante getterà l’uomo in una delirante confusione sentimental-sessuale.

Quando dall’Amante arriva la proposta di un rapporto di coppia aperto ecco che il paradosso comico diventa anche un po’ una sfida sociale ed il ribaltamento, tipico della commedia spinge ad una riflessione tutta personale su quanto ci riconosciamo nei coniugi delusi dal loro rapporto e di quanto saremmo in grado di trovare valida un’alternativa che rompe gli schemi classici in una visione aperta di matrimonio.

http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=29016:l-amante-perfetto-teatro-duse&catid=38:teatro-recensioni&Itemid=114&lang=en

L’amante perfetto @ Teatro Duse

Al Teatro Duse è andato in scena il 21 dicembre un testo teatrale semplice e divertente: l’Amante perfetto” di Fabio Zito: sulla scena lo stesso Zito con Patrizia Campanile, Arianna Luzi e Ivo Romagnoli.

Si tratta di un testo nuovo e originale che mette in luce la fragilità dei rapporti di coppia moderni: un dentista affermato, sposato ma con un’amante segreta scopre che proprio quest’ultima ha sedotto anche sua moglie e le sorprende insieme. L’arrivo dell’amico- compagno gay dell’amante getterà l’uomo in una delirante confusione sentimental-sessuale.

Quando dall’Amante arriva la proposta di un rapporto di coppia aperto ecco che il paradosso comico diventa anche un po’ una sfida sociale ed il ribaltamento, tipico della commedia spinge ad una riflessione tutta personale su quanto ci riconosciamo nei coniugi delusi dal loro rapporto e di quanto saremmo in grado di trovare valida un’alternativa che rompe gli schemi classici in una visione aperta di matrimonio.

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MI PIACI PERCHE' SEI COSI' @ Teatro Ghione

Frizzante e furba, la commedia “Mi piaci perchè sei così” al Teatro Ghione merita gli applausi che le vengono tributati a fine spettacolo, perché sfruttando quegli immancabili luoghi comuni sulle differenze fra uomo e donna, senza per questo banalizzarli, fa luce sulle false apparenze di cui si nutrono le coppie moderne.

In una chiave ironica e leggera, lo spettatore finisce per capire che una coppia smette di funzionare quando smette di confrontarsi veramente, e quando ognuno non “si mette più nei panni dell’altro”, né lo segue nelle sue attività. La terapia dei due fidanzatini dai ruoli “confusi” incoraggia i vicini ad accorgersi di quanto certe differenze siano incolmabili, ed il vuoto che lasciano non sia spesso davvero accettabile.


http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27994:mi-piaci-perche-sei-cosi-teatro-ghione&catid=38:teatro-recensioni&Itemid=114&lang=en

giovedì 19 dicembre 2013

33 @ Teatro Lo Spazio

Il Teatro Lo Spazio ospita fino al 22 dicembre “33”, spettacolo di teatro danza sul rapporto tra spiritualità e tempi mo
derni, sulle sue declinazioni, sulle storture e le deviazioni dal messaggio originario cristiano.
Proprio nel periodo natalizio questo spettacolo ci spinga a interrogarci sul reale significato di Cristo e del suo insegnamento.
Questa critica allo stravolgimento dei valori operato dalla contemporaneità, orfana e lontanissima del messaggio originario di Cristo e che si appoggia a nuovi Messia, viene resa attraverso un balletto che sfrutta lunghi lenzuoli usati dai ballerini/attori per muoversi, intrecciarsi e contorcersi sulle note house contemporanee in uno scenario quasi irreale e decisamente suggestivo.

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venerdì 6 dicembre 2013

END OF THE RAINBOW @ Teatro Eliseo

Sfrontata e sopra le righe, è questa l’immagine che Monica Guerritore ci regala della grande Judy Garland, in quel ritratto in musical che è “End of the Rainbow”, al Teatro Eliseo fino al 15 dicembre.

Lo spettacolo si sofferma sugli ultimi mesi di vita della grande Diva: siamo a Londra sul finire degli anni 60, il grande impegno musicale nei teatri di Londra sta esautorando la ex “brava bambina” del Mago di Oz, di cui ormai è rimasto solo il ricordo: Judy non è più Dorothy, è una attrice sul viale del tramonto, in preda all’abuso di alcool e farmaci di cui non riesce più a fare a meno per superare la tensione da palcoscenico. Divisa tra l’amore “interessato” dell’ultimo marito, Mickey Deans e l’affetto sincero del pianista gay di fiducia, Anthony, Judy si trascina fra momenti di euforia e grande sconforto fino al drammatico epilogo.

http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27310:end-of-the-rainbow-teatro-eliseo&catid=38:teatro-recensioni&Itemid=114&lang=en

giovedì 28 novembre 2013

CRIMINAL @ Teatro Studio Uno

Una commedia nera e psicoanalitica, così si potrebbe definire “Criminal”, il testo del drammaturgo argentino Javier Daulte proposto in prima nazionale al Teatro Studio Uno, con la attenta regia di Manuela Cherubini, l’attrice due volte Premio Ubu con “Hamelin” di Juan Mayorga e “Bizarra” di Rafael Spregelburd.

La narrazione ruota intorno ad una coppia di amanti ormai giunti ai ferri corti: uno dei due vuole uccidere l’altro: i rispettivi psicologi si confrontano sui disagi e le problematiche di entrambi, cercando di evitare il peggio. Ma sulla scena tutti mentono: si mente nel rapporto paziente-medico, come si mente nei rapporti di coppia e anche nei rapporti adulterini

sabato 23 novembre 2013

SOGNO IN UNA NOTTE D’ESTATE @ Teatro Eliseo

Decisamente originale, ma anche cupa e affascinante, la rilettura del Sogno di una notte di mezza estate” offerta dalla Compagnia del Teatro della Tosse, con “Sogno in una notte d’estate”messo in scena al Teatro Eliseo fino al 24 novembre.

Il testo di Emanuele Conte e Elisa D'Andrea adatta la prosa shakespeariana ad un’atmosfera profondamente diversa, ribaltando le figure classiche che siamo abituati a conoscere. Intatta la trama: alle imminenti nozze del re Teseo, quattro giovani ateniesi Lisandro, Elena, Ermia e Demetrio sono attratti l’uno dall'altro’altro in modo non corrisposto. Nel frattempo, il re degli Elfi, Oberon, invitato alle nozze, decide di confondere Titania, la regina delle fate, usando una pozione d’amore, e facendola innamorare di un attore tramutato in asino; la stessa pozione verrà poi usata per confondere anche la mente dei quattro giovani ateniesi, facendoli innamorare fra loro, fino a che il sovrano degli Elfi

http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=26246:sogno-in-una-notte-d-estate-teatro-eliseo&catid=38&Itemid=114&lang=en

giovedì 14 novembre 2013

Il Compleanno @ Teatro Lo Spazio

Inquietante, affascinane e terribilmente dark, così è “Il Compleanno”, seconda parte dell’opera teatrale in due atti “Domestica”, in scena fino al 17 Novembre al Teatro Lo Spazio.

La Regia è sempre affidata al regista e coreografo colombiano Juan Diego Puerta Lopez (già acclamato con La notte poco prima della foresta” e “City Park” di Luca De Bei presentato al Festival Castel dei Mondi di Andria lo scorso agosto). Come nel primo atto - “Il Matrimonio” - anche qui al centro della scena un Tavolo dove si sistemano comodamente quattro sorelle molto diverse, dallo stile gotico e dal trucco pesante, immerse in un’improbabile atmosfera dark che richiama alla mente le ambientazioni di“La Sposa Cadavere” di Tim Burton.

http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=25545:il-compleanno-teatro-lo-spazio&catid=38&Itemid=114&lang=en

lunedì 11 novembre 2013

IL MATRIMONIO @ Teatro Lo Spazio

Un’opera corale e innovativa è “Domestica” del regista e coreografo colombiano Juan Diego Puerta Lopez in scena al Teatro Lo Spazio fino al 17 Novembre. 

Il dettaglio che sorprende in questa resa così squisitamente "cinematografica" nella divisione in due parti, è il coraggioso utilizzo di musiche e canzoni rese dal vivo, spesso piuttosto malinconiche, cantate direttamente sulla scena dalla "Travestita" bravissima, senza l’imbarazzo che spesso si prova sul palco nei teatri italiani (a differenza di quelli d'oltreoceano). Si tratta di canzoni che avremmo sentito in “Tutto su mia Madre”, e che sottolineano i momenti tristi dietro quelle giornate di apparente gioia di un matrimonio...

lunedì 4 novembre 2013

DETECTIVE MALONE...SUPPONGO @ Teatro Trastevere

Che succederebbe se un personaggio di un testo teatrale diventasse reale e ti aiutasse a finire una sceneggiatura lasciata a metà? È la base di partenza del nostalgico “Detective Malone suppongo”, in scena fino al 3 Novembre al Teatro Trastevere.

Questo continuo richiamo ai cliché moderni e del genere noir è interessante e arguto perché porta lo spettatore attento ad individuare l’elemento che lega l’elemento immaginario alla realtà, quella aspirazione tutta “registica” di perdersi nelle proprie fantasie, quella segreta aspirazione dello scrittore di riconoscere parte di sé nel proprio eroe forte e determinato, quasi un opposto, per così sfuggire alla realtà più triste e crudele (quella della insoddisfazione personale e professionale, o come si vedrà della malattia). Cruciale in tal senso il momento in cui lo sceneggiatore si specchia col suo alter ego il detective Malone, seguendo i suoi gesti nel fumare e la sua posa da duro, un particolare commovente e decisivo dell’Evasione, insita in ogni scrittore.

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martedì 29 ottobre 2013

Sette ore per farti innamorare @ Teatro Golden

Spiritosa e a tratti malinconica, la commedia sentimentale “Sette ore per farti innamorare” debutta, applauditissima, al teatro Golden con un convincente Giampaolo Morelli ed una commossa e pregiatissima Carolina Crescentini.

Morelli interpreta Paolo, un avvenente e un po’ grigio, giornalista del Mattino tradito dalla fidanzata col suo stesso capo. Lasciato il lavoro, trova un impiego in una rivista per uomini “Macho Man” e, per lavoro, si avvicina a Valeria, una sexy coach che tiene corsi per sedurre e conquistare una donna in sette ore. Quando Giampaolo deciderà di seguire i suoi consigli per riconquistare la rimpianta ex fidanzata, qualcosa in lui finalmente cambierà …

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sabato 26 ottobre 2013

ORECCHIETTE E CIME DI RAPE @ Teatro dei Satiri

Il grande ed eclettico Nico Maretti ci riporta indietro nel tempo, ai tempi dell’avanspettacolo più riuscito e spassoso, d’altri tempi, con “Orecchiette e cime di rape” al Teatro dei Satiri fino al 17 novembre.

Dopo aver decantato la cucina, gli accenti, il dialetto barese secco e non strascicato - sdoganato in parte anche dal grande amico Banfi - Maretti da il meglio di sé in diversi sketch musicali e nostalgici (commovente quello di Fred Buscaglione), riflessioni sugli stili di vita romani e imitazioni indimenticabili di personaggi pugliesi e grandi comici del passato come Fabrizi e Totò, una imitazione in cui Maretti continua da anni ad eccellere.

http://www.gufetto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=23683:orecchiette-e-cime-di-rape-teatro-dei-satiri&catid=38&Itemid=114&lang=en

sabato 19 ottobre 2013

Giorni rubati @ Ambiente Lavoro 2013 - Bologna

Unico nel suo genere e di forte impatto emotivo, lo spettacolo “Giorni rubati” il 18 ottobre scorso ha illuminato, letteralmente, la Fiera Ambiente Lavoro 2013 a Bologna, riportando l’attenzione degli esperti e degli operatori del mondo della sicurezza sul difficile tema degli infortuni sul lavoro e sulle terribili conseguenze umane di coloro che ne sono vittima. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione LiHS (Leadership in Health and Safety) in collaborazione con l’Associazione teatrale Rosso Levante, e rappresenta una modalità alternativa ed estremamente pregnante, di raccontare la sicurezza.
La recensione completa su Gufetto.it

sabato 12 ottobre 2013

Il berretto a sonagli @ Piccolo Eliseo

Piacevolissimo e innovativo l’adattamento della commedia pirandelliana “Il Berretto a sonagli”, in scena al piccolo Eliseo fino al 20 ottobre, con la regia di Francesco Bellomo.
La commedia pirandelliana originale viene qui riletta in una chiave moderna che anticipa, già alla prima scena il momento della cattura del Cavalier Fiorica in compagnia di Nina, in una sorta di flashforward che vivacizza un testo che resta pregiatissimo, recitato in un dialetto comprensibile (quasi magico).
....
Non smette di incantare la recitazione sommessa di Caruso, che ci restituisce un Ciompa riflessivo e caustico, consapevole del tradimento ma allo stesso tempo attento a non alzare mai il tono della voce e della contestazione. Nelle pieghe di una voce bassa e del mormorio intellettuale di Pirandello si coglie quella malinconia dell’essere pirandelliano, immerso nelle apparenze borghesi, attento a non cadere nella trappola dell’ostinazione incarnata da Beatrice, che volendo “rompere” col marito, finisce per ribaltare la sua posizione da vittima a pazza. ....
La recensione completa è disponibile al seguente link

giovedì 3 ottobre 2013

L'arte della truffa @ Teatro Golden

Divertentissimo e applauditissimo, L’ARTE DELLA TRUFFA in scena al Teatro Golden dal 1 al 20 Ottobre, mette in scena una classica commedia degli equivoci che prende di mira quella presunta “rispettabilità” tipica della società alto borghese moderna.
Un uomo d’affari romano, vicino da generazioni alla Curia romana, si vede truffato da un suo ex collega. L’arrivo in casa del cognato, abile truffatore costretto ai domiciliari, gli permetterà di recuperare quanto ingiustamente perduto, non senza mettersi nei guai con l’Alta Curia.
Qual è dunque il confine fra onestà e disonestà? Si chiede questo spettacolo che col suo richiamo al mondo degli appalti e della chiesa ed alle recenti truffe finanziarie e bancarie ci invita a riflettere se non si possa essere un po’ “truffatori a fin di bene”, senza per questo incorrere ad un troppo rigido giudizio divino.
La recensione completa qui

domenica 29 settembre 2013

Xanax @ Teatro dé Servi dal 24 settembre al 13 ottobre


Ironico e comicamente “claustrofobico”, lo spettacolo “Xanax”, in scena al Teatro dé Servi dal 24 settembre al 13 ottobre, ci racconta come un ascensore di un ufficio, improvvisamente bloccato, riesca a guarire le debolezze e frustrazioni degli adulti moderni.

La scena si compone di un atto unico, e ci rappresenta proprio un ascensore di una grande azienda, che alla sera tardi di un venerdì come tanti, si ferma, rinchiudendo al suo interno due colleghi d’ufficio, che in realtà non si conoscono poi granché. Durante le ore interminabili prima dell’arrivo dei soccorsi, si troveranno a parlare, a gridare, a confrontarsi e … a scoprire che, seppure molto diversi (lui giornalista di gossip, lei perfettina del settore marketing), i due hanno due cose in comune: le stesse frustrazioni matrimoniali e l’uso degli antidepressivi.

Un dettaglio importante è la vibrante gestualità dei due attori: spesso le mani tremano convulsamente o durante gli attacchi di panico o nei momenti di incontro- scontro tra i due e trattengono,strette i fianchi, nella mimica dei dolori di stomaco. Le stesse mani restano “nevrotiche” anche nei goffi tentativi dei due di spogliarsi per fare sesso e liberarsi, per un momento, dei freni inibitori che un po’ si sono imposti, un po’ hanno cercato come alibi per non pensare ai propri errori.

La recensione completa è disponibilesu Gufetto.it: http://goo.gl/l1MPtr

domenica 12 maggio 2013

Pillole d'Ercole
Applauditissimo al Teatro Cassia, Le Pillole d’Ercole, in scena fino al 12 maggio, ha riportato sulla scena un classico del teatro francese di inizio '900, poi divenuto un film negli anni '60, ed ora rielaborato in una chiave attualissima.

Lo spettacolo vanta la presenza di doppiatori di primordine: Massimo Corvo,  Pasquale Anselmo, Alessandra Cassioli, Angelo Maggi, Renato Cortesi, Alessandra Casale, Alessandra Arcese, Noemi Giangrande e Marco Briglione, alcuni dei quali sono voci di grandi attori Hollywoodiani (Nicolas Cage, Silvester Stallone, Angela Basset, Tom Hanks e Gerard Depardieu), che si prestano al ruolo d’attore con risultati sorprendenti

Siamo infatti di fronte ad una commedia dello “smascheramento” dove tutto l’intreccio è davanti agli occhi dello spettatore che aspetta di vedere come tutto sarà svelato e si sorprende di come tutto possa complicarsi per via di un malinteso. Dunque una grande prova per una squadra di doppiatori professionisti che non temono la prova dell’espressività ma che anzi, rendono con semplicità e schiettezza quelle “Pruderie” dell’epoca, che in parte appartengono anche al nostro contesto culturale,  con disinvoltura e sorprendente attualità.

La mia recensione completa su:
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mercoledì 8 maggio 2013

Criptoportico @ Casa delle Culture

Criptico e a tratti spiazzante, Criptoportico di Franco Idone, in scena per solo due serate alla Casa delle Culture il 4 e 5 maggio 2013, racchiude in se tre diversi racconti dell’autore concepiti come tre atti unici, e conduce lo spettatore in un viaggio vagamente allucinato nella mente di tre donne diverse fra loro.

Per comprendere lo spettacolo bisogna seguire il consiglio della maschera narrante che introduce lo spettacolo: è necessario staccare il cervello e lasciarlo fluttuare in una dimensione “onirica” dove quelli che sembrano dei dialoghi ironici e a tratti vaneggianti su ciò che si desidera, nascondono in realtà una certa ironia sulle nostre stesse pulsioni che ci spingono a desiderare un figlio speciale, o un uomo perfetto, qualcuno che ci faccia sentire amati, a volte inutilmente.
Gli attori sono tutti a loro modo convincenti e autoironici e lo spettacolo piace per queste storie spiazzanti, dal risvolto psicologico interessante e “d’impatto”, al punto di restarne  storditi come quando ci si risveglia un po’ bruscamente da un viaggio onirico solo apparentemente breve.

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giovedì 18 aprile 2013

Il deserto dei Tartari @ Teatro Argot

È solo sulla scena Woody Neri nella originale riproposizione de Il deserto dei tartari”di Dino Buzzati, in scena al Teatro Argot fino al 21 aprile. L’attore toscano interpreta con bravura il protagonista del romanzo, quel tenente Drogo mandato nella fortezza Bastiani a difendere insieme ad altri sperduti soldati, un luogo di confine del Regno, in attesa di un nemico che sembra non arrivare mai, che forse non esiste affatto.

È molto interessante, in questo riadattamento, la scelta registica dell’uso di alcune lampade, che vengono accese o spente a ripetizione dal protagonista dapprima per distinguere i pensieri espressi e quelli nascosti nella mente di un soldato a cui non è possibile rivelare le proprie paure e ansie.

Il testo restituitoci è fedele all'originale e pulito, vibrante, quasi marziale. Segue i punti più importanti del romanzo e ci restituisce un’immagine di desolazione umana toccante, un immagine di solitudine autoimposta e ostinata, nata dalla consapevolezza che ogni dolore è solo nostro e non si può condividere con nessuno. Quel senso della vita come attesa dell’evento che dovrebbe restituirne un senso e che invece potrebbe non avvenire mai. Alla fine l’ultima attesa è quella più certa, quella della Morte. Così il tenente Drogo interpreta perfettamente questo malessere sotteso in ognuno di noi: è solo sulla scena insieme a noi, muti osservatori al di là della Fortezza, in attesa dello spettatore che conosca la sua storia e dia un senso ad un’attesa della Morte, che pare infinita.

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giovedì 11 aprile 2013

Sono diventato etero @ Teatro Millelire

Forte di un lungo successo, Sono diventato etero scritto e diretto da Lorenzo De Feo con musiche e canzoni di Loriana Lana, porta in scena tre personalità moderne e dai tratti decisi, che fanno ridere e riflettere sull’omosessualità e sui suoi pregiudizi. Una madre ossessiva smania perché il figlio non si scopra etero, e cospira, con il migliore amico di lui, affinché la nuova presunta fiamma “femminile” del figlio non cambi quello che sembra una realtà familiare “assodata”.

L’essenzialità della scena è funzionale all'emersione di un testo divertente, che fa del paradosso e del ribaltamento la carta vincente, con uno scambio di veloci secche e puntigliose, che richiamano (anche con citazioni esplicite) i battibecchi di quel Will&Grace che ha fatto scuola nel processo di normalizzazione dell’omosessualità.

Questo spettacolo teatrale, che aspira allo show e lascia in testa più di una battuta divertente, aiuta a sorridere di quel mondo omosessuale che non si conosce mai davvero bene se non attraverso i suoi stereotipi, e ci aiuta a comprendere quanto questi siano radicati, falsati ed esasperati al punto da poter essere ribaltati e ironizzati in un colpo solo o anche semplicemente “canzonati” come “diversamente accettabili”.

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venerdì 5 aprile 2013

Ex moglie si innamora (da morire) di Ex moglie @ Teatro Lo Spazio

Intimo e appassionato, Ex Moglie si innamora (da morire) di ex moglie in scena dal 2 al 6 aprile al Teatro Lo Spazio porta sulla scena due temi di pressante attualità, il femminicidio e l’omofobia. Si tratta del primo di una serie di 365 racconti di donne, parte del progetto 365d di Marzia Messina per raccontare l’universo femminile e la violenza che l’affligge con sempre maggiore frequenza negli ultimi anni.

Omofobia e femminicidio sono temi scottanti, talmente attuali da incastrarsi e incrociarsi drammaticamente: eppure a tratti sembra che la scelta omosessuale di Maria rappresenti solo una aggravante di un problema più vasto, quello della violenza delle donne, il vero protagonista di questo spettacolo che fa riflettere ogni donna, omosessuale o meno, sull'opportunità di perseguire la propria felicità al di fuori di un rapporto di coppia stereotipato, senza  sentirsi per questo minacciata nella propria libertà di scelta ma fiera invece della propria autodeterminazione come madre e donna in una società che fa sempre più paura.

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martedì 2 aprile 2013

Cosa farebbe Fonzie al posto mio @ Teatro Vittoria

Ironico e scanzonato Marco Falaguasta intrattiene il folto pubblico del Teatro Vittoria fino al 30 marzo nel suo Cosa farebbe Fonzie al posto mio.
 Si tratta di un vero e proprio one man show in cui l’attore, reduce da una brillante carriera televisiva, mette a nudo la sua storia personale in un monologo che alterna momenti comici a spunti più riflessivi che appartengono a lui, come alla maggior parte dei quarantenni di oggi.

L’attore sembra a proprio agio sul lungo palco del Teatro Vittoria, che viene ricostruito come una stanza di un giovane degli anni '70, con quel poster di Fonzie che campeggia come un monito a non dimenticare mai ciò che siamo stati ed i nostri sogni di successo. La filosofia che Falaguasta vuole comunicare è proprio questa: si può arrivare dove si vuole seguendo i propri ideali e non sconfessandoli, fino a diventare il Mito di noi stessi, rispetto al quale gli idoli del passato non sembrano altro che sbiadite imitazioni di ciò che siamo stati.

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domenica 17 marzo 2013

Guerra di bugie @ Teatro dei Servi


Dolceamaro e a tratti malinconico,potremmo definire così  “Guerra di bugie”,il testo teatrale di Carlo Prinzhofer, in scena fino al 31 marzo al Teatro de’ Servi.
Il tema centrale è la menzogna in amore e l’incapacità di ammettere i propri errori e “peccatucci” nei rapporti coppia. Una moglie tradisce il marito con il migliore amico di lui; la figlia di quest’ultimo seduce il marito tradito.
Un intreccio degno di una commedia plautina, che sfrutta l’equivoco ed il rovesciamento per creare quella suspense dell’essere scoperti, che aleggia sempre sulla scena fra qualche risata e qualche sospiro e notevoli equivoci.
Così, dietro la risata e la derisione di quei personaggi che poi non sono altro che uno specchio delle nostre piccole frustrazioni, emerge quel senso di profonda fragilità dell’uomo moderno, così comico nei suoi piccoli imbrogli, nelle sue piccole bugie, sempre così spaventato dall'essere scoperto nella sua tragicomica staticità.

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martedì 12 marzo 2013

Ricette per unioni felici...o quasi@ Casa delle Culture

Umoristico e coraggioso lo spettacolo Ricette per unioni felici… o quasi, in scena alla Casa delle culture fino al 17 marzo, raccoglie in un’unica piece teatrale quattro testi di Achille Campanile e tre di Anton Checov.
 La trama è semplice: una coppia, Paolo e Teresa, decide di coinvolgere un’altra coppia che ritengono influente in una messa in scena teatrale a scopo di beneficenza  la coppia coinvolta è invece litigiosa e priva di esperienza, e ciò darà luogo ad equivoci e malintesi in pieno stile umoristico. 
Qui sta tutto il coraggio di uno spettacolo che non è affatto comico, bensì umoristico, e che, in pieno stile campaliniano punta sulla stilettata intelligente, sul fraintendimento verbale, sulla battuta che suscita il sorriso e non il riso, una sfida non facile per chi non conosce o apprezza appieno lo stile del grande umorista.
Eppure c’è come una magia sulla scena, la caratterizzazione dei personaggi voluta da Gastoldi è volutamente e giustamente accentuata per seguire il testo. I personaggi sono quasi tutti macchiette tragicomiche di una società attenta all'apparenza e al consumismo, che inscena un professionismo d’attore ai limiti del surreale.

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http://www.gufetto.it/teatro/teatro-recensioni/2401-ricette-per-unioni-felici-o-quasicasa-delle-culture-roma.html

domenica 3 marzo 2013

Incerto @ Casa delle Culture


Intimista e commovente, lo spettacolo “Incerto” in scena fino al 3 marzo al Teatro delle Culture ed in replica il 5 maggio al Teatro Fara Nume di Ostia, rappresenta una sperimentazione originale di commistione fra musica e teatro.
Sulla scena Giorgio Picardo l’autore alle tastiere, Federico Borzi (batterie) Adriano Tedesco (chitarre),Antony Silveri (violino elettrico) mettono in scena una Concert- Opera che mescola sapientemente brani musicali originali eseguiti dal vivo e alcune parti recitate, affidate alla profonda voce di Marilena Cennamo. Si realizza così un Theatrical concept Album che ha un obiettivo preciso, manipolare i suoni per dare una sensazione di tridimensionalità dello spazio aurale, in modo che l'ascoltatore abbia una sorta di sensazione di movimento che lo aiuta ad elaborare le immagini dettate dai suoni.
Per assaporare il tutto è necessario chiudere gli occhi, contravvenendo le regola teatrali e lasciarsi trasportare dal flusso musicale del piano che suscita emozioni di volta in volta diverse, dalla desolazione di fronte al futuro, alla paura di amare, al vibrante bisogno di libertà e di autodeterminazione, così da aprire gli occhi e affrontare quell’Incerto che è davanti a noi ogni giorno.

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domenica 24 febbraio 2013

La casa della nonna@ Teatro Conciatori


Nostalgico e dalla prosa sublime il testo de “La casa della nonna” di Nino Romeo viene magistralmente messo inscena da due inappuntabili attrici come Gianna Paola Scattini e Graziana Maniscalco al Teatro dei Conciatori.
Due sorelle molto diverse, l’una esteta, l’altra razionale e pudica, si ritrovano ormai adulte al funerale dell’amata nonna che lascia loro una villa da dividere ed un mare di debiti. Il funerale, e la vendita della casa riavvicina le due, non senza una rispolverata di ricordi e numerose confessioni del passato, raccontate con lucidità, irriverenza e sfrontatezza
Il Teatro Conciatori ci regala ancora una volta una performance toccante e decisa, che affronta in parte anche il dilemma attualissimo della Povertà, quella economica o “acquisita” da patrimoni familiari pieni di crepe, e quella umana che un po’ per presunzione, si rifugia in un bene simbolo, un’abitazione per sfuggire il contatto con la realtà. Ma quando la realtà fa capolino nella narrazione della vita delle due donne, sia nei riferimenti alle vicende economiche della vendita sia nelle confessioni del passato più recente delle due attrici, lo fa con lucida spietatezza, come un raggio di sole attraverso una finestra dai battenti chiusi, fornendoci il reale volto di  due sorelle , due donne, che vanno al di là della maschera di esteta e moralista che si sentono cucite addosso così bene.

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sabato 23 febbraio 2013

Crimini tra amici@Teatro Studio Uno – Roma




Ideologico e di forte impatto, il testo teatrale di Crimini tra amici di Massimiliano Vado ha arricchito il cartellone del Teatro Studio Uno con una black-commedy  incisiva e terribilmente realistica sul male nascosto nella nostra società, quel male che serpeggia persino in un gruppo affiatato di amici e che chiamiamo “estremismo”.
Sulla scena quattro giovani universitari, di diversa etnia e credo religioso, che si confrontano coi temi della storia e della politica. 

L’arrivo di un ospite, un poliziotto violento e dalle idee razziste e omofobe, porta ad una colluttazione in cui l’uomo viene ucciso. I quattro ragazzi, pur sentendosi colpevoli, decidono di coprire l’omicidio e arrivano a giustificarlo come un atto di difesa, e successivamente come un primo passo per una giustizia fai da te contro coloro che  manifesteranno idee estreme senza riuscire a cambiare il proprio modo di pensare. Si susseguono così altre morti di altri ospiti, fino ad un tragico epilogo.
Lo spettatore lo capisce pian piano ed assiste attonito, ed un po’ dispiaciuto, alla disfatta morale di questi quattro giovani che, incolpati di non saper fare niente per cambiare il mondo, tentano di rimediare malamente, abbandonano il confronto con gli altri e sconfinano in una violenza cieca e insensata, dando atto a tutti quegli atti estremi che sentivano il dovere di combattere ed eliminare per il bene di tutti.

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Scarpe da donna @ Teatro Accènto - Roma



Ironico e intelligente, Scarpe da Donna, liberamente tratto da Accessories di Gloria Calderon Kellet, tornerà in scena allo Sugar Club Theatre di Roma dal 7 al 9 marzo, e parteciperà alla Rassegna Dieci donne per Skenè il 2 e 3 maggio 2013, per offrire ancora una panoramica brillante sui mille volti del genere femminile.
I continui cambi d’abito e l’alternarsi delle tre attrici in scena vivacizza decisamente lo spettacolo, alternando momenti di grande riflessione ad altri più divertenti, tanto per gli uomini, ridicolizzati bonariamente da una sexy insegnante di corteggiamento, quanto per le donne che sono inevitabilmente portate a riconoscere una parte di sé in tutte queste figure.
Infatti, quei caratteri così estremizzanti e quelle battute così sarcastiche su ciò che una donna pensa di se stessa e del proprio aspetto, o dell’uomo che ha (o avrà accanto) o della maternità, risultano talmente azzeccate da spingere un po’ tutti gli spettatori a chiedersi quanto una donna esca ogni giorno dal personaggio che la società le chiede da interpretare, e viva lì sulla scena della vita, con tutti quei lati comici e amari, erotici e castigati, tragici e tragicomici che le tre bravissime attrici ci presentano con abile maestria ed estremo realismo.

La stranissima coppia@Teatro De'Satiri – Roma



Due quarantenni al primo appuntamento al buio, combinato da un amica. In scena i disagi, le disillusioni, le spavalderie e i pregiudizi degli odierni single che fanno parte della nostra cultura, estremizzati quel tanto che basta per farci sorridere di noi stessi che, di fonte all'amore  non siamo (né siamo stati) affatto diversi, anzi siamo stati molto peggio. Michela Miconi si affida ad una gestualità e ad un piglio romano che riempie l’intero Teatro dei Satiri.

Le gestualità ben studiate dell’attrice e quelle espressioni un po’ strabuzzate che la Miconi è così brava a replicare all’infinito, sono parte di noi e connotano anche i nostri amici, i nostri colleghi, e ciò ci avvicina a questo show, così semplice e sincero. Così, uscendo dal teatro ci ritroviamo quel sorriso sulle labbra ripensando a quei modi di dire come “Tu non puoi capire”,ripetuti dall'attrice e ci consoliamo riconoscendo quelle insicurezze così simili alle nostre e così uguali a loro stesse nel passato e anche negli anni a venire.

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domenica 17 febbraio 2013

Priscilla, la Regina del Deserto


Roboante e pieno di colori il pullman di Priscilla la regina del deserto, in versione musical, si ferma a Roma ancora qualche settimana al Teatro Brancaccio, col suo carico di ironia e spregiudicatezza e soprattutto di risate.
La trasposizione dell’omonimo film del 1994 è fedele all’originale nelle linee principali, e ricontestualizza alcuni aspetti della vita delle tre protagoniste, due dragqueen ed un transessuale, in viaggio nel deserto australiano per esibirsi nel casinò di Alice Springs, una città dell’entroterra. Il viaggio permetterà ad una delle dragqueen di conoscere il figlio avuto da una relazione passata con una donna, e alle altre compagne di viaggio di rispolverare una vecchia amicizia, ed esibirsi ancora.

Da sottolineare il tripudio di colori e la maestria nei passaggi da una scena all'altra  lo sfarzo suggerito dagli ingressi delle comparse dall’alto e dal buio delle quinte, e soprattutto il plastico muoversi del pullman sulla scena, che rappresenta quasi un quarto personaggio, illuminato e colorato, pieno di vita. Insomma uno spettacolo di alto livello ed immancabile per tutti gli amanti dei musical che desiderano ridere ma non deridere tre dragqueen, tre personaggi solo apparentemente “diversi”e anomali, ma la cui umanità emerge con vibrante potenza attraverso quelle parrucche e vestiti così eccessivamente piene di lustrini e paillettes.

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venerdì 8 febbraio 2013

Lezioni di burlesque@Teatro Accento - Roma


Istrionica e coinvolgente, Claudia D’angelo, nota comica romana, porta in scena dal 6 al 10 febbraio, Lezioni di burlesque, un testo divertente e irriverente da lei stessa scritto, che ironizza senza sbeffeggiare troppo, il mondo del burlesque e le sue tecniche.
Ma il burlesque è molto più che lingerie, è un’arte seduttiva, che si basa sul sorriso, sulla provocazione tutt’altro che ingenua,e sfrutta lo scherzo ed il gioco come arma, stuzzicando la fantasia dello spettatore, senza scadere nel volgare.
Accuratissimi gli abiti di scena realizzati dalle due attrici, dai colori sgargianti ed evocativi, che richiamano sia il burlesque più classico, quello delle piume e dei lustrini, sia costumi improponibili e scherzosi, abitini sadomaso o da cortigiana settecentesca. Buona la scelta delle musiche, dalla classica alla disco, per sottolineare ancor di più che il burlesque può appoggiarsi a qualunque altro stile e reinterpretarlo, così come può soggiornare nell’anima di ogni donna che, scherzosamente ed un po’ per la voglia fine a se stessa di provocare l’uomo, può mettersi sul palco della vita, occhieggiando a quel grosso faro luminoso del proprio destino, senza aver paura di mettere a nudo la propria anima.

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domenica 27 gennaio 2013

Sonata per ragazza sola@Casa delle Culture – Roma


Un'intensa e raffinata Federica Bern con la regia di Francesco Villano porta sulla scena della Casa delle Culture dal 24 gennaio al 3 febbraio Sonata per ragazza sola, una pièce teatrale ricavata dal romanzo, Il Ballo di Emile Nèmirovsky", grande autrice russa degli anni 20.

Sullo sfondo di una scintillante Parigi nel periodo fra le due guerre, una madre ed una figlia si confrontano e si scontrano per la reciproca affermazione. La madre, ricca nobildonna russa, cerca fama e approvazione nella ricca borghesia francese ed organizza per questo una soirée, cui però non fa partecipare la giovane figlia, costretta a frequentare solo lezioni di piano e a restare nascosta per non offuscare l'invadente e bellissima madre. Qualcosa nella serata, però non funzionerà.
Il delicato stile di Emile Nèmirovsky emerge per sottolineare questa paura del tempo implacabile che stava per calare come un'ascia sulla testa di una generazione fagocitata dalla guerra e dal terribile dramma dell'olocausto di cui l'autrice fu vittima.


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Tu che ne pensi@Teatro Petrolini


Scanzonato e sincero, Tu che ne pensi? di Antonello Coggiatti resta in scena al Teatro Petrolini fino al 3 febbraio, per farci ridere e sorridere dei “ggiovani d’oggi”, quella generazione di trentenni, vissuti a suon di musica, cartoni, telefilm e fragilità.
Il testo, seppure leggero e dall’inevitabile retrogusto “mucciniano” si presta sia ad un sorriso che ad una riflessione.
Il sorriso arriva dai siparietti delle tre diverse coppie, che sfruttano parole e gesti a noi tutti conosciuti e usati nei rapporti col partner, un espediente che rende il testo verosimile e sincero, vicino al pubblico.

La riflessione riguarda invece i ragazzi di oggi, così fragili ed in difficoltà, precari nei sentimenti come nel lavoro, rinchiusi nei loro telefilm, o nei racconti dei fumetti dei supereroi, cui fanno riferimento per sfuggire un po’ il confronto con la realtà.


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Il profumo del tè alla cannella@Teatro Stanze Segrete – Roma


Delicato e coraggioso, Il Profumo del Tè alla cannella, in cartellone al Teatro Stanze Segrete, dall’8 al 27 gennaio, offre ai suoi spettatori, e soprattutto alle sue spettatrici, una piccola finestra esotica e conturbante, non solo sul mondo delle donne arabe, ma anche sul microcosmo personale di ogni donna, mettendone in luce le pulsioni segrete, le ansie e le aspettative, spesso tradite e a volte disattese dalla società e dalla famiglia.
Sullo sfondo della narrazione si pone la figura dell’Uomo/marito, visto come un “divoratore” della carne femminile, mentre l’omosessualità al femminile è solo il riflesso di un amore universale negato e ostacolato dalle stesse amanti, a causa dei pregiudizi sociali. Il tema principale resta il rapporto Madre-Figlia e assume un sapore dolce-amaro come quello del Tè persiano, che resta sulle labbra di ogni donna che ama, e spesso non ha il coraggio di bere fino al fondo della tazza.


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Il drago di Schwartz@Teatro Nuovo Colosseo

Metaforico e surreale, Il Drago di E. Schwartz resta in scena al Teatro Colosseo fino al 16 dicembre, col suo carico simbolico e didattico sul tema della dittatura e dei sui effetti perversi su coloro che ad essa si prostrano, più o meno consapevolmente.
Il testo viene realizzato in un'ottica pedagogica interessante, che non dimentica il profondo messaggio socio-politico sotteso al testo e di sempreverde attualità, che fa capolino ad inizio e fine dell'opera, con riferimenti al fascismo e agli ingombranti politici odierni. L'elemento surreale però domina incontrastato la scena, ed è ben rappresentato dal gatto parlante che spiega i fatti del Paese e riempie i vuoti comici.


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martedì 22 gennaio 2013

La casa di famiglia@Teatro Golden - Roma

Uno spumeggiante Roberto Ciufoli, piacevolmente prestato al teatro, ci fa entrare ne La casa di famiglia, in scena fino al 9 dicembre al Teatro Golden. Lo spettacolo diverte e nasconde una riflessione su qualcosa che ci tocca da vicino tutti, ovvero sul valore delle cose e delle persone che circondano la nostra vita.
La bravura di attori del calibro di Petrocelli, Ratti e Laura Rocco sta nei movimenti disinvolti da un angolo all'altro della casa, facilitati dalla struttura del Teatro Golden, che non mette impalcature fra scena e pubblico e che quindi permette agli spettatori di entrare letteralmente nella casa e farne quasi parte, come una parte di essa o un quinto fratello, che ride tanto di gioia che di dispiacere per l'imminente vendita. Ma ecco che il lato comico dello spettacolo frena le lacrime, puntando tutto su una sorta di "sentimento del contrario" ovvero fondando la comicità sulla convinzione dei quattro fratelli di conoscersi bene, e di conoscere bene la volontà del padre circa la casa, mentre ciò che emerge è diametralmente opposto; una scelta umoristica che a volte pecca di scontatezza ma che lascia sempre un inevitabile sorriso negli occhi di quanti applicano questo "sentimento" anche nei propri rapporti famigliari che riflettendoci a fine spettacolo, sono così inevitabilmente umoristici, a volte.


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Giorni scontati@Teatro Conciatori - Roma

Intenso e magistralmente interpretato, Giorni scontati resta in cartellone al Teatro Conciatori fino al 16 dicembre meritando il plauso del pubblico sia per l’ottima recitazione delle interpreti che per il delicato tema affrontato, il mondo femminile (e non solo) nelle carceri.

Quattro donne, molto diverse fra loro, dividono la stessa cella non senza scontri, confidenze, amarezze e rabbia e aprono una finestra informativa sul degrado dei penitenziari e sull'angoscia permanente e fine a se stessa dei suoi “abitanti”.


Toccante l’interpretazione della più giovane, che al momento di affrontare finalmente quel “mondo là fuori” fatto di rumori di fondo e immagini alla tv, percorre proprio gli spalti del pubblico, guarda negli occhi ognuno degli spettatori quasi invitandoli a riflettere su quanta disperazione e degrado si può provare per se stessi e su quanto coraggio ci vuole a perdonarsi e trovare un proprio posto nel mondo, al di là di quelle sbarre mentali, le peggiori, che erigiamo noi per primi per punirci dei nostri stessi peccati.


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Picù! io sono l'eroe@Teatro Sala Uno - Roma

Ricco di spunti psicoanalitici, Picù! io sono l'eroe in scena fino a domenica 2 dicembre al Teatro Sala Uno, affascina e allo stesso tempo inquieta lo spettatore intorno al tema della incapacità di affrontare la realtà e sul senso di impotenza e inquietudine che spesso ne deriva.
Lo vediamo gridare per l'incapacità di superare i propri limiti, assistiamo alla sua tragicomica incapacità di comprendere i messaggi di una divinità che gli parla attraverso una luce tremula, ci dispiaciamo della sua estrema solitudine che lo spinge a negarsi al telefono con un'operatrice che cerca di vendergli qualcosa che non gli interessa, ovvero il contatto umano.
L'attore da il meglio col camuffamento nell'eroe immaginario usato per fronteggiare la realtà: una regressione fallimentare perché la vita è fuori, oltre le nostre paure, è un ombra minacciosa che si allunga sulla scena fino a lambire l'uomo che dice di vivere cinque minuti avanti per non vivere nel presente che gli fa così paura.


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La trovata di Paolino@Teatro San Genesio - Roma

Il Teatro San Genesio porta sulla scena fino al 25 novembre una commedia di Ettore Petrolini, mai rappresentata prima La Trovata di Paolino.
Uno degli aspetti più affascinanti dello spettacolo, è l'emergere dei personaggi "macchietta" del 900: il capostazione, la suocera, la moglie e il sacerdote. Il loro "macchiettismo" è però nostalgico, e si esprime nelle boccacce del protagonista, nel roteare degli occhi della suocera, o nella pietosa alzata del volto del sacerdote al cielo.
L'impressione che ne scaturisce, è che la commedia odierna debba molto a quella di Petrolini, ma la differenza principale è evidente nei dialoghi, affilatissimi e arguti, soprattutto quelli dei personaggi femminili, sempre ai lati della scena ed eppure ingombranti, a differenza di quelli maschili, costantemente al centro di tutto, ma scarsamente in grado di far fronte ai loro stessi pasticci.


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Campane da salotto@Teatro Millelire - Roma

Garbatamente ironici sono gli scritti di Achille Campanile riletti da due ottime interpreti, Alessandra Frabetti e Marcella De Marinis, in scena fino al 25 novembre al Teatro Millelire.
La difficoltà dei testi di Campanile sta proprio nell'interpretare quella surreale ironia che connota l'opera letteraria di un autore spesso non capito nel suo umorismo spietato, che illumina e allo stesso tempo denigra personaggi, professioni, modi di pensare; insomma un mondo, quello degli anni fra le due guerre, che sembra non esistere più.
Uno stile privo di doppi sensi sessuali e gergalismi, ed invece colmo di parole d'altri tempi che appartengono ad un mondo solo apparentemente lontano, che invece è ancora vivo  e schiavo di quelle storture e di quei lati tragicomici, quali la bramosia di potere, l'incapacità di espressione, la smania di perfezionismo che affliggono, ora forse più di allora, la società moderna.


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Maldamore@Teatro Golden - Roma

Spumeggiante e ironico, si presenta così Maldamore al pubblico del Teatro Golden che intende assistere ad una leggera commedia romantica dove si ride tanto e si pensa poco. 
I quattro portano sulla scena due coppie sposate  alle prese con i propri tradimenti svelati e oggetto di feroci quanto verosimili discussioni. Ma “non si tratta solo di corna” come afferma la stessa Tosca: molto delicatamente vengono introdotti altri temi quali l’ossessione del tempo che passa, il bisogno di avere figli per salvare un rapporto, la mancanza di dialogo, l’angoscia per il calo delle prestazioni sessuali e l’irritante senso di insoddisfazione che ogni partner, e non solo quelli sulla scena, sentono di provare nei moderni rapporti di coppia.


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