venerdì 6 giugno 2014

UNA DONNA E IL SUO BAGAGLIO@Teatro Elettra: oltre i falsi moralismi

L’opera, messa in scena dalla Compagnia “Memorie future” con la regia di Danilo Canzanella, non è solo un omaggio al melò ma è densa di riferimenti alla letteratura e al cinema: diversi sono i richiami letterari - da Arthur Miller (il cui nome è diviso fra due personaggi in scena) passando per Tennesse Williams (suo un riferimento allo Zoo di vetro e “Tennesse” è anche il nome dell’amante del giovane Miller nella piéce) alla cui controversa storia personale si occhieggia discretamente.

 Fra i riferimenti cinematografici, a parte lo stesso Sirk, sono ravvisabili molte atmosfere che vagheggiano il crudele contesto sociale dell’America anni 50, tanto da far venire in mente “Lontano dal Paradiso” di Todd Haynes, dove il perbenismo della middle class americana si scontrava con il rancore ed il pettegolezzo distruttivo dell’altrui reputazione.

Particolarmente interessante è infatti la scelta drammaturgica di alternare sulla scena momenti del passato e del presente della vita dello scrittore, frammenti di vita che finiscono quasi per confondersi con la trama di “Passing Love”, la serie tv di successo ideata dallo stesso Miller e ispirata alla sua infanzia. Questo andirivieni nel tempo narrativo potrebbe forse fuorviare, ma è essenziale alla comprensione del testo, e molte sono le spiegazioni che vengono fornite per comprendere il dipanarsi della trama, sebbene l’uso continuo di metafore e similitudini e di dialoghi anche piuttosto lunghi e carichi di pathos, a volte portano fuori strada ostacolando, talvolta, la comprensione del tutto.

La recensione completa su Gufetto Mag

Nessun commento:

Posta un commento