giovedì 22 maggio 2014

ROMEO AND JULIET POST SCRIPTUM@Teatro Orologio: l'Amore indissolubile stretto al polso

In questa versione, Romeo e Giulietta sono dunque vivi hanno deciso di fuggire insieme. Ma prima di partire, i due si smarriscono nelle proprie paure, quelle di due ragazzi contemporanei che un po’ non si trovano, un po’ si desiderano, un po’ vogliono fuggire da un contesto familiare soffocante, un po’ non hanno coraggio, ma si amano, questo sì e pure disperatamente.

Sono queste le premesse dell’opera di Annika Nyman, già presentata anche al Festival dei due Mondi di Spoleto nel 2013 e qui riadattata da Georgia Lepore che ha curato la traduzione del testo in modo attento e preciso, con un gran lavoro di cesello sui termini ed i significati originali. Sulla scena una vibrante Selene Gandini ed un affascinante Giovanni Anzaldo: emozionanti, incisivi, sperduti come due ragazzi di oggi che hanno a che fare con le pulsioni sessuali, con un difficile rapporto coi propri genitori, con la propria rabbia interiore. Con il bisogno di essere salvati dalle proprie paure e debolezze.

Essenziale in questo dialogo di quasi 50 minuti l’alchimia fra i due attori che si squadrano, si accusano, si spingono e si strattonano, infine sfogando sul pavimento - in uno dei momenti più rabbiosi e toccanti- quel disappunto per il fatto di non riuscire davvero a capirsi e salvarsi.

La recnsione completa su Gufetto Mag

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